27 Luglio 2023

Storie dal Summer Camp

Il Summer Camp è una vacanza dedicata allo sport, allo stare insieme e al divertimento all’aria aperta che dal 18 giugno al 31 luglio 2023 coinvolge quasi un centinaio di giovani con e senza disabilità. Sono sette giorni la possibilità di vivere lontano da casa, in cui i ci si mette in gioco, si conoscono nuove persone e ci si diverte.

Tanto.

Alla base della filosofia del Summer Camp ci sono la socialità e la condivisione: per questo le attività si svolgono insieme. Ognuna e ognuno secondo le sue possibilità. Questa idea pervade ogni momento della vacanza, compresa una semplicissima partita di bocce: qui qualcuno lancia, un’altra tiene i punti, altri ancora danno indicazioni ai compagni di squadra, mentre chi è in carrozzina gioca usando uno speciale attrezzo che guida la boccia dalla mano al terreno di gioco. Al Summer Camp c’è posto per ogni ragazza o ragazzo che sceglie di partecipare.

Vi lasciamo una testimonianza di Andrea Tron, papà dell’atleta Samuele, che ci racconta la sua esperienza al Summer Camp

“Se penso al Summer Camp mi vengono in mente alcune immagini. Una è del primo giorno di Samuele al Summer Camp. Ha 17 anni e per la prima volta si prepara a trascorrere una settimana in montagna da solo. Nella testa mi rimbombano mille domande: ce la farà? Ho detto all’educatrice tutto quello che era necessario? Samuele non parla, saranno in grado di capirlo? Ma devo dirglielo che se fa caldo devono togliergli la felpa e se fa freddo mettergliela?
Poi prendo coraggio, do un bacio a Samuele, mi giro e vado via con qualche lacrimuccia. Una settimana dopo, quando sono tornato a prenderlo è stata un’emozione: i ragazzi non riescono ad andare via. Si salutano, abbracciano Samuele come se si conoscessero da anni.

Ma come ha fatto Samuele, che non parla, si esprime con la sua espressività a farsi capire, creare relazioni? Eppure sento una ragazza che lo abbraccia e dice “Samu tvb, mi mancherai!”.

Ho pianto di felicità per tutto il viaggio di ritorno.
Tra queste due immagini impresse nella mia mente vedo per Samuele una grande opportunità di sperimentare un pezzetto di vita adulta in autonomia, come qualsiasi 17/18enne richiederebbe: sperimentare tanto sport ma soprattutto creare relazioni senza la nostra intermediazione, che pure di solito è indispensabile. Per noi genitori è stata un’opportunità di fare, per una settimana, le nostre solite cose quotidiane con minor lentezza, senza l’attenzione ed il tempo indispensabile con Samuele.
Per mamma e papà la possibilità di tornare a fare una camminata in alta montagna, magari su una pietraia, o il bagno ai tumpi, o una cena a due! Per la sorella la possibilità di andare al mare un giorno da sola con i suoi genitori e andare a prendere il sole sugli scogli anziché sulla spiaggia accessibile.
Insomma una settimana di sperimentazione per tutti, per tornare poi insieme tutti un po’ più carichi e con nuove nuove esperienze alle spalle.”

un ragazzo in carrozzina e una donna ridono. Dietro a loro un lago azzurro.
un ragazzo con la t-shirt gialla è in mezzo a un uomo e una donna, i suoi genitori
un ragazzo con un cane, due ragazze e una donna accarezzano l'animale e sorridono