23 Giugno 2021

Un’amichevole per superare stereotipi di ogni genere

Crediamo nell’importanza dell’inclusione, nel valore delle diversità e vogliamo un mondo in cui i pregiudizi legati alle disabilità, al colore della pelle e al genere possano essere superati. 

Per questo domenica 20 giugno abbiamo partecipato all’amichevole di calcio unificato organizzata da Special Olympics Italia per celebrare la Giornata mondiale delle persone rifugiate. Qui, atlete/i con disabilità intellettive e rifugiate/i politiche/i hanno giocato in squadra insieme, sfidandosi in una partita di calcio a 7. Persino l’arbitraggio ha seguito l’orientamento unificato di Special Olympics, con due arbitri che si sono coordinati sul campo. Lo stesso evento si è tenuto, in modo analogo e nella stessa giornata anche a Madrid e Bruxelles. 

Abbiamo partecipato facendo il tifo per ogni componente delle squadre, mentre i ragazzi di C’entro hanno realizzato le riprese e scattato foto. A breve condivideremo il video della giornata.

Assistere alla partita è stato davvero emozionante e, nonostante il caldo, tra il campo e il pubblico aleggiava una fresca sensazione di euforia.

Anche domenica abbiamo pertanto avuto la prova per cui attraverso lo sport e la passione è possibile raggiungere l’inclusione e il superamento di stereotipi di ogni genere.

 

Il calcio ha la forza di non guardare al colore, alle origini oppure alla religione di appartenenza. Ha un solo scopo; quello di giocare e divertirsi

Così commenta Gerald Mballe, atleta partner di Special Olympics dalla storia straordinaria. Arrivato in Italia nel 2016 come rifugiato ha saputo ispirare tutto il Movimento Special Olympics, diventando mediatore culturale attivo nel torinese nonché primo consigliere del programma “Unified with Refugees”.