Imparare la socialità a piccoli passi

A febbraio sono partiti i laboratori Social Skill Training. In questi pomeriggi ragazze e ragazzi con neuroatipicità imparano passo dopo passo a gestire e comunicare le proprie emozioni, ad interagire con il prossimo e a vivere con più serenità la propria vita sociale.
Adolescenza: paura e meraviglia
Parlare ed ascoltare il mondo esterno
Social Skill Training
Gli incontri
Adolescenza: paura e meraviglia
Chi l’ha superata lo sa bene: l’adolescenza è un periodo di grandi emozioni, giramenti di testa e molta confusione. Nel giro di pochi mesi non ci si riconosce più allo specchio, la voce cambia e il mondo protetto dell’infanzia inizia a stare stretto. È paura e meraviglia allo stesso tempo. Per la prima volta nella vita si intessono relazioni esterne al nucleo familiare più complesse rispetto a quelle dell’infanzia. Si deve affrontare il mondo esterno, imparare ad esprimere le proprie emozioni e ad ottenere compromessi.
Parlare ed ascoltare il mondo esterno
In questa epoca confusa, a seconda del contesto e della situazione, si fa più o meno fatica ad adattarsi ai cambiamenti e a muoversi nel contesto sociale. Non è però scontato riuscire ad esprimere ciò che si prova e ad entrare in relazione con l’altrə. Per una persona autistica, ad esempio, invitare un’amica ad uscire o chiedere aiuto può infatti diventare una fonte di forte stress e frustrazione, che se trascurata può condurre ad un isolamento sempre maggiore.
Social Skill Training
Che sia una disabilità intellettiva e/o relazionale, neuroatipicità o forte insicurezza, non importa. Ciò che conta è che in una società come la nostra, dove sapersi relazionare è necessario, per ogni ragazza o ragazzo sia possibile uscire dal silenzio e muoversi con maggiore sicurezza e consapevolezza nei contesti sociali, in armonia con il proprio mondo interiore e quello esterno.
Attraverso il percorso Social Skill Training, adolescenti e giovani adulte/i con difficoltà relazionali partecipano a laboratori di gruppo dove passo dopo passo, acquisiscono maggiore consapevolezza di che cosa sono le abilità sociali e di come potersi relazionare agli altri in modo efficace in situazioni di vita quotidiana, mettono in pratica l’ascolto attento delle altre persone e stimolano le proprie capacità di conversazione.
Gli incontri
Gli incontri prevedono un percorso che evolve in piccoli passi, garantendo ad ogni partecipante la prevedibilità della situazione che troveranno (per chi ha una neurodiversità è importante sapere quali saranno le attività che si andranno ad affrontare) e senso di sicurezza all’interno del percorso. La presenza di role play contribuisce alla costruzione di un’atmosfera di gruppo piacevole e serena al cui interno ogni partecipante possa, poco per volta, sperimentarsi ed esporsi in modo sicuro e protetto.
In step via via più complessi, si sperimentano modalità per risolvere conflitti, chiedere aiuto in modo efficace, riconoscere le emozioni di chi si ha di fronte, esprimere le proprie e controllare a seconda della situazione. Alla fine del percorso, ogni partecipante avrà una migliore padronanza delle proprie relazioni interpersonali, una maggiore fiducia nelle proprie capacità e soddisfazione della propria vita sociale.
E questo è l’obiettivo dei Social Skill Training, avviati questo mese da Fondazione Time2 e rivolti ad adolescenti e giovani adulti con disabilità relazionale.
Il percorso, gratuito, è condotto da una psicoterapeuta esperta nell’ambito delle disabilità relazionali e dei disturbi dello spettro autistico e co-condotto da una psicoteraputa, con la collaborazione di un educatore che supporterà i partecipanti durante il percorso.