
Luglio è il mese del Disability Pride, durante il quale si celebra con orgoglio l’esistenza e le esperienze di vita delle persone disabili.
Come nasce?
Il 26 luglio del 1990 gli Stati Uniti approvano la Americans with Disabilities Act (ADA), con cui si sancisce il divieto di ogni forma di discriminazione contro le persone con disabilità. A seguito dell’emanazione, Boston ospita il primo Disability Pride Day, seguita da sempre più città Statunitensi ed europee. Nasce così il mese del Disability Pride, un movimento che si pone in contrasto all’abilismo sistemico e allo stigma che spesso accompagna la definizione di disabilità, creando una controcultura di nuovi valori e credenze e riconoscendo la dignità e il valore di ogni essere umano.
Quali sono i valori del movimento?
Nel 2013, in occasione del Disability Pride di Chicago, viene definita la missione del movimento in tre modi:
- cambiare il modo in cui le persone considerano e definiscono la “disabilità”,
- porre fine alla vergogna interiorizzata delle persone con disabilità
- promuovere nella società la consapevolezza del fatto che la disabilità è una parte naturale e meravigliosa della diversità umana, in cui le persone con disabilità possono essere orgogliose
Questi punti sono fondamentali e richiedono un cambiamento radicale nella società, per contrastare l’abilismo e favorire l’accessibilità dei contesti e la giusta rappresentazione delle persone con disabilità.
La bandiera
La bandiera del Disability Pride Month è stata creata dall’artista disabile Ann Magill e ognuno dei suoi colori rappresenta una parte differente della comunità.
Nero: rappresenta le persone con disabilità che hanno perso la vita a causa della negligenza di chi avrebbe dovuto curarle, per suicidio o eugenetica.
Rosso: rappresenta le disabilità fisiche.
Giallo: rappresenta le disabilità intellettive.
Bianco: le disabilità invisibili o non diagnosticate.
Verde: disabilità sensoriali.
La versione originale prevedeva l’unione dei colori in una forma che ricordava il fulmine, per rappresentare le barriere architettoniche con cui confrontarsi e la creatività con cui si superano. Tuttavia la prima versione a zig zag è stata riadattata in modo da non creare fastidio alle persone con epilessia o disturbi di emicrania. In un processo di creazione collettiva su Tumblr si è definita la versione finale. Questa.