La disabilità è il risultato dell’interazione tra:
CONDIZIONE
DI SALUTE DI UN
INDIVIDUO
FATTORI
PERSONALI
FATTORI
AMBIENTALI
(CONTESTO)
La nostra idea di cambiamento
Interveniamo sui fattori materiali e immateriali che causano esclusione e rendiamo i contesti accessibili ad ogni persona con disabilità.
Qual è la tua idea di cambiamento?
Insieme possiamo realizzarla.
Con CAMBIAMENTI, Fondazione Time2 sostiene iniziative che:
- agiscono su contesti già esistenti in termini migliorativi e innovativi
- agiscono per creare nuovi contesti inclusivi
Sosteniamo le idee degli enti del territorio attraverso un contributo economico e un percorso di affiancamento e li mettiamo in contatto con designer per sostenere la progettazione e sviluppo.
Gli Ambiti di intervento
- Accessibilità
dei luoghi
- Accessibilità e competenza
dei contesti di vita
- Welfare
di comunità e prossimità
- Modifiche di contesto
per progetti di vita individuali, personalizzati e partecipati
- Sensibilizzazione
mediante iniziative formative, performative, sportive, artistiche
e culturali
- Sensibilizzazione
mediante contenuti scientifici / documentaristici
Chi può candidarsi
Chi può candidare
un’idea
ENTI NON PROFIT ED ENTI PUBBLICI – anche in partenariato – che hanno sede in Piemonte
GRUPPI INFORMALI in qualità di partner di proposte
Chi può candidare
le proprie competenze
DESIGNER E PROFESSIONISTI della progettazione sociale e culturale da tutto il territorio nazionale
Cosa mette a disposizione
Fondazione Time2

Un percorso di affiancamento
personalizzato

L’eventuale matching con designer e progettiste/i sociali

Un finanziamento fino a 35.000€
Comitato scientifico
Con l’intenzione di attivare un sistema di pensiero multidisciplinare intorno ai temi del bando, abbiamo costituito un gruppo di lavoro, il Comitato Scientifico del Bando Cambiamenti, che supporterà le attività di selezione e di accompagnamento delle proposte progettuali.Il Comitato scientifico del Bando è composto da:
Antonella Lavazza, Vicepresidente di Fondazione Time2; Cecilia Marchisio, docente di Pedagogia speciale presso l’Università degli Studi di Torino e responsabile scientifica del Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente; Natascia Curto, ricercatrice di tipo A di Metodi e pratiche dell’intervento Educativo presso l’Università degli Studi di Torino e membro del Centro Studi per i Diritti e la Vita Indipendente; Marco Sisti, ricercatore ed esperto in valutazione d’impatto delle politiche pubbliche; Piera Nobili, architetta e presidente di Cerpa Italia Onlus (Centro Europeo di Ricerca e Promozione dell’Accessibilità); Mara Loro, direttrice di Hangar Piemonte ed esperta di sviluppo territoriale attraverso l’arte e la cultura; Elisa Costantino, attivista, blogger e membro del collettivo Mai Ultimə; Chiara Basile, responsabile di Bando Cambiamenti.Si avvarrà inoltre delle competenze diffuse di soci e socie di Cerpa Italia Onlus ed esperti e curatrici di Hangar Piemonte.
FAQ
Ultimo aggiornamento – mercoledì 10-05-2023
Può candidare un’idea solamente un soggetto giuridico senza scopo di lucro. Sarà dunque necessario identificare un ente non profit con obiettivi statutari e requisiti validi per presentare l’idea. Il gruppo informale di cui fai parte (anche la famiglia, ad esempio) può figurare come partner della proposta.
Può candidare un’idea solamente un soggetto giuridico senza scopo di lucro. Sarà dunque necessario identificare un ente non profit con obiettivi statutari e requisiti validi per presentare l’idea. Il gruppo informale di cui fai parte (anche la famiglia, ad esempio) può figurare come partner della proposta.
Sì, è possibile presentare un’idea in partnership tra più enti, e quindi prevedere il partenariato tra enti privati ed enti pubblici.
Si, il bando è rivolto ad enti non profit formalmente costituiti, indipendentemente dall’adesione o meno al RUNTS.
All’interno del piano finanziario che presenterà l’ente nella fase 2, bisognerà includere le spese dell’eventuale collaborazione con un designer. Complessivamente, tra il costo di realizzazione dell’iniziativa e il costo del lavoro del designer, sarà possibile richiedere un massimo di € 35.000.
Possono presentare domanda :
– gli Enti del Terzo settore di cui all’art. 4 comma 1 del D.Lgs. n. 117/2017 e ss.mm.ii., iscritti o non iscritti nel registro unico nazionale del terzo settore;
– le società cooperative di cui all’art. 2511 e seguenti del codice civile;
– enti della pubblica amministrazione che svolgano attività no profit.
I suddetti soggetti devono presentare le seguenti caratteristiche:
– operare in uno dei settori di cui all’art. 1.1 e degli ambiti di intervento di cui al successivo art. 6.7;
– essere attivi e costituiti in data non successiva al 31/12/2022.
Possono altresì presentare domande le Organizzazioni Non Governative.
È possibile candidare al massimo un’idea come capofila. Si potrà tuttavia essere partner di idee presentate da altri enti.
Il welfare di prossimità si basa sull’idea che le soluzioni migliori per le problematiche sociali possano essere trovate attraverso la partecipazione attiva delle persone e delle comunità locali. In questo modo, si cerca di promuovere una maggiore responsabilizzazione dei cittadini, l’amministrazione condivisa delle risorse pubbliche e di stimolare la creazione di reti di solidarietà e di supporto reciproco.
Se desideri mettere a disposizione le tue competenze creative/artistiche/gestionali a favore di idee iniziali altrui, puoi presentare una manifestazione di interesse.
Se hai un’idea di accessibilità/di cambiamento per il tuo centro culturale, l’ente non profit che gestisce il centro può candidarla come idea iniziale.
Le due cose non sono incompatibili, ma devono seguire i rispettivi procedimenti di candidatura.
Ciascun raggruppamento di design può avere più utenti registrati a sistema. Il primo utente che si registra, crea il raggruppamento. I successivi nuovi utenti che vogliono operare per lo stesso studio/raggruppamento devono ottenere un codice per associarsi ad esso. A tal fine, il primo utente
può generare un “codice condivisione” in alto a destra nella sezione Home. Si tratta di un codice monouso da comunicare a ciascun nuovo utente che vuole collegarsi e operare sulla pagina del raggruppamento. Un codice generato vale finché non utilizzato da un utente o finché non generato un nuovo codice.
Inoltre, all’interno del form di manifestazione di interesse saranno richiesti i dati del legale rappresentante della società, e della persona referente per la candidatura.
È possibile candidarsi sia come parte di un raggruppamento che come liberi professionisti, in particolare se si esprimono competenze diverse. Ciascuna manifestazione di interesse dovrà essere completa dei documenti richiesti (Motivazione, Proposta metodologica di intervento, Un portfolio di almeno 4 progetti, Il curriculum vitae). Sarà necessario creare una diversa utenza per operare su ciascuna manifestazione di interesse (una per la manifestazione della ditta individuale; l’altra – non obbligatoria – per operare sulla pagina del raggruppamento).
Il gruppo di artisti può far parte del partenariato che presenta l’idea iniziale. I gruppi informali infatti possono essere partner di proposte presentate da soggetti ammissibili.
In aggiunta, se il gruppo di artiste/i desidera mettere a disposizione le proprie competenze creative/artistiche/gestionali a favore di altre idee iniziali, può presentare una manifestazione di interesse presentando la candidatura come “designer”.
È possibile candidarsi a entrambi i canali previsti da Cambiamenti, ma non con lo stesso utente personale. Queste due candidature devono seguire ciascuna il proprio canale di presentazione e andranno avanti “contemporaneamente”.
In pratica, se un soggetto ha un’idea per un contesto specifico e anche competenze utili per aiutare altri a realizzare cambiamenti nei loro contesti, può presentare sia la sua candidatura come ente proponente, che una manifestazione di interesse come designer.
L’accessibilità di un luogo è uno degli ambiti di interventi previsti dal bando Cambiamenti.
Tuttavia, in riferimento a tutte le finalità esplicitate dal bando e considerate attraverso i criteri di valutazione, il tipo di cambiamento auspicato è di natura generale: non si limita esclusivamente all’accessibilità fisica del luogo, ma interviene anche in termini di coinvolgimento e possibilità di partecipazione per chi lo frequenta (vedere in particolare l’elenco dei 10 cambiamenti alle pagine 4-5 del testo del bando). Non è detto che la sola realizzazione di un cancello automatico aumenti la possibilità a persone con disabilità di frequentare lo spazio: lo rende fisicamente possibile, ma è probabile che si possa lavorare sul contesto anche in ulteriori maniere, ad esempio con campagne di sensibilizzazione, di coinvolgimento, di protagonismo, affinché esso sia poi effettivamente vissuto da tutte e tutti.
Non è necessario attendere la fase 1 per avviare la collaborazione tra ETS e designer. Se si conoscono già le competenze specifiche di progettazione e sviluppo necessarie per la realizzazione dell’idea, o se queste sono già interne all’ ETS che presentano l’iniziativa, è possibile candidarsi insieme fin dall’inizio. Le competenze messe in campo da ciascun soggetto andranno indicate attraversola compilazione dei campi della candidatura.
Per le idee iniziali che otterranno valutazione positiva, sarà prospettato agli enti/partenariati proponenti uno dei due percorsi indicati alle pagine 6-7 del testo del bando, a seconda della necessità o meno di incontrare un/a designer.
Sì, è corretto. Durante la selezione per la fase 1 verranno applicati i criteri di valutazione descritti nel testo del bando. Questa prima selezione sarà già a sbarramento, quindi solo le idee selezionate potranno proseguire con l’affiancamento previsto da luglio a settembre propedeutico per la candidatura alla fase successiva.
No, non è necessario che l’Ente abbia partita IVA per accedere al bando e al contributo. Non è nemmeno necessario presentare subito tutti i documenti relativi alla costituzione dell’ente, dello Statuto, come ad esempio i bilanci. Tuttavia, è importante che l’ente capofila sia formalizzato, poiché in caso di selezione e proseguimento saranno richiesti i documenti relativi alla costituzione dell’ente e ai suoi corretti adempimenti.
Certo, il gruppo informale può avere un ruolo pratico prevalente. Le risorse del contributo eventualmente assegnato saranno amministrate per conto del partenariato dall’ente capofila – che dovrà/potrà distribuirle ai partner secondo quanto dichiarato nel piano finanziario.
Il partenariato potrà essere modificato e ampliato nella presentazione della proposta definitiva. Ad esempio, potrà includere la presenza del designer (singolo o raggruppamento) se verrà avviata una collaborazione in fase di matching. Ma potrà anche includere nuovi soggetti che verranno identificati durante il percorso di affinamento fatto nella Fase 1 con Fondazione Time2.
No, il bando è rivolto esclusivamente ad enti senza scopo di lucro. Sarà tuttavia possibile menzionare eventuali collaborazioni con aziende o liberi professionisti da attivare in fase di realizzazione dell’idea, che potranno essere fornitori o finanziatori dell’iniziativa.
I criteri di valutazione delle idee iniziali sono innanzitutto sulla qualità delle proposte rispetto alle finalità di Cambiamenti. A parità di merito, si terrà in conto anche l’omogeneità della distribuzione geografica delle iniziative.
Come specificato nel testo dell’avviso, l’eventuale contributo sarà erogato in tre tranche:
- la prima, pari al 40%, a seguito della firma dell’accordo tra le parti (Fondazione Time2 e ente capofila a nome del partenariato, se del caso);
- la seconda, pari al 40%, a fronte di rendicontazione parziale delle spese sostenute e esito positivo delle rilevazioni del percorso di affiancamento e del monitoraggio in itinere.
- il saldo del 20% al termine del progetto, completamento degli strumenti di monitoraggio e validazione della rendicontazione completa delle spese.
La rendicontazione avverrà tramite la piattaforma online sulla base del piano finanziario di dettaglio presentato nella fase 2, con caricamento delle pezze giustificative delle spese sostenute – e eventualmente delle quietanze di pagamento.
In generale, nella fase 1 è importante fornire tutti gli elementi essenziali per poter valutare l’efficacia, il funzionamento e lo svolgimento dell’idea proposta, seguendo i campi da compilare indicati sulla piattaforma online di candidatura
Prendendo ad esempio il caso di un’iniziativa di sensibilizzazione, in questa fase non serve fornire dettagli molto specifici, comela data esatta di un incontro formativo, che potrà essere definita successivamente. È però importante indicare gli elementi (come ad esempio per chi, in quali luoghi, con quali partecipanti, con quali metodi e relatori/trici, per quanti incontri) è prevista la formazione.
Il percorso di affiancamento serve a sviluppare l’idea iniziale in una proposta definitiva. È aperto a tutte e tutti i componenti del partenariato, ma si rivolge in particolare all’ente capofila. La persona referente del progetto dovrà partecipare e indicare il suo nominativo nella candidatura. Tra la fase 1 e la fase 2 saremo ancora in fase di progettazione e quindi è possibile che sia necessario interloquire sia con il/la referente responsabile della realizzazione di quella iniziativa sia con chi si occupa di progettazione.
Riguardo l’impegno, si tratterà di percorsi che sono personalizzati per ciascuna idea, e dunque dipenderà dalla proposta che sarà fatta a ciascuna idea iniziale selezionata. In questo momento è quantificata una stima di massimo tre giornate lavorative per il percorso proposto da Fondazione Time2, esclusa quindi la riscrittura della proposta definitiva per la Fase 2.
Il singolo ente può presentare una sola idea iniziale come capofila, ma può essere partner di altre candidature. Questo significa che può partecipare a diverse iniziative in diversi ruoli, ma solo ad una come capofila della candidatura. Nella fase di presentazione della candidatura sulla piattaforma online, è importante specificare il ruolo nell’iniziativa e il valore aggiunto di ogni soggetto coinvolto nella candidatura (inclusi i soggetti informali).
Un ente da solo può presentare un’idea, il partenariato non è obbligatorio. Tuttavia, uno dei criteri di valutazione riguarda la capacità di agire con esperienza, competenza e pertinenza sul contesto di riferimento. Spesso, ma non esclusivamente, un partenariato solido permette di dimostrare la capacità di agire in modo efficace e esteso sul contesto di riferimento.
Ai fini della candidatura dell’idea iniziale, entro la scadenza del 15 maggio, non è necessario presentare lettere di accordo di partenariato.
È tuttavia richiesto di compilare, alla sezione “Ente/i proponente/i – Eventuali altri soggetti coinvolti”, chi sono gli eventuali enti partner, precisando per ciascuno l’esperienza e il ruolo ipotizzato nell’iniziativa. È inoltre necessario indicare la persona di riferimento all’interno di quell’ente e i suoi recapiti.
Sì, è necessario creare nuove credenziali.
Il gruppo informale, partner del progetto, non deve essere legalmente costituito. Non può tuttavia essere soggetto capofila: l’idea iniziale deve essere presentata da un ente non profit formalmente costituita.
In questa fase (la presentazione di un’iniziativa entro il 15 maggio) non è necessario che l’ente sia dotato di un conto corrente. Se la vostra idea sarà selezionata alla fase 1, a seguito del percorso di accompagnamento presenterete la proposta definitiva entro il 20 ottobre. Se vincitori per la Fase 2 (autunno 2023) e dunque destinatari di contributo economico, sarà necessario che l’ente sia dotato di un conto corrente per l’erogazione dello stesso.
No. Tutta la documentazione che verrà esaminata deve essere presentata attraverso la piattaforma online di candidatura.
Il profilo utente è personale, dunque è opportuno indicare nome e cognome della persona fisica che sta creando il nuovo profilo. Una volta fatto accesso alla piattaforma, sarà possibile compilare nel dettaglio tutti i dati dell’anagrafica dell’ente.
Come specificato nella tendina descrittiva, per risorse esistenti si intendono quali delle risorse complessive (tecniche, materiali, umane, economiche, di conoscenza) necessarie per la realizzazione dell’iniziativa sono apportate dall’ente e/o dal partenariato proponente
Per la candidatura di un’idea iniziale alla fase 1, in scadenza il 15 maggio, non è previsto allegare lettere di partenariato – che saranno richieste per l’accesso alla Fase 2.
Se con progettista si intende collaboratore di enti, tale persona può lavorare a più candidature di idee iniziali. In caso si intenda un/a progettista che manifesti interesse come designer, è possibile che avvengano, durante la fase 1, più di un matching con le idee iniziali selezionate.
Sì.
Possono esserlo laddove prestino altrettanta attenzione ai contesti lavorativi e all’empowerment della capacità dei contesti (personale, ambienti, mansioni) di essere accessibili.
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